Covid-19: didattica universitaria in presenza o in remoto? Prime indicazioni dagli USA

Nelle università italiane ci si sta preparando per l’autunno e le polemiche sono aperte: ripartire in presenza o in remoto? A giugno quasi mille docenti hanno firmato una petizione per il ritorno in presenza per tutti, al grido “perchè le discoteche sì e noi no?”, ma è una posizione sensata?
In questi giorni negli USA alcune università stanno riaprendo i corsi in presenza, e altre stanno testando gli studenti prima che i corsi riaprano. Ecco come sta andando:

Alla luce di questi numeri, la Michigan State University ha deciso di far partire tutti i corsi a settembre direttamente online, evitando così di mettere a rischio studenti e lavoratori.

In Italia i docenti smaniosi di tornare a fare didattica in presenza non si sono più fatti sentire… ma adesso che anche le discoteche sono chiuse cosa pensiamo di fare? Sfruttiamo l’esperienza altrui per capire che non è proprio il caso di ripartire in presenza ad autunno, oppure vogliamo andare a sbattere il naso di persona mettendo a rischio la salute di studenti e lavoratori e dei loro contatti?

Informazioni su Alessandro Ferretti

Ricercatore all'Università di Torino, dipartimento di Fisica. Leggo molto, e per compensare ogni tanto scrivo.
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