Media contagi: confronto con i valori della prima ondata
Negli ultimi sette giorni in Piemonte ci sono stati in media 15 nuovi casi al giorno per milione di abitanti. Cinque giorni fa questa media era 16, quindi il dato è in leggera discesa. Il massimo era stato toccato il 17 aprile con 150, ma ad a quei tempi mancavano i tamponi e il dato era molto sottostimato: secondo i risultati dell’indagine epidemiologica i contagi reali erano in realtà circa 5-10 volte tanto. Quindi, nell’ipotesi che adesso il sistema di tracciamento riesca ad individuare la metà dei contagiati reali, i nuovi casi quotidiani sarebbero al momento circa 30-50 volte meno numerosi rispetto al picco di aprile.

Confronto con altre situazioni attuali
Il Piemonte è ad oggi la dodicesima regione italiana per numero di nuovi casi per milione di abitanti. La prima è la provincia autonoma di Trento con 45, poi la Sardegna con 34 e la Campania con 30, ultimo il Molise con 4. La media nazionale italiana è di 21 nuovi casi per milione: guardando le altre grandi nazioni europee, vediamo che la Spagna ne ha 182, la Francia 86, UK 21, Germania 14.
Tenuta del sistema di tracciamento
Dall’inizio di agosto i nuovi casi giornalieri sono aumentati di circa 5 volte, ma la percentuale di casi positivi rispetto ai casi testati è aumentata solo di circa un fattore 2 e la percentuale di asintomatici è ragionevolmente stabile tra il 60% e l’80%. Questo potrebbe indicare che il sistema di tracciamento regionale per il momento non è in grande sofferenza.

Proiezione sui decessi futuri
Guardando i dati di altri paesi che stanno subendo una seconda ondata, il ritardo medio tra diagnosi e decesso appare essere di circa 20 giorni e la letalità è circa dell’1%. Se questo si applicasse anche al Piemonte, dovremmo aspettarci che i nuovi casi attuali porteranno, tra circa 20 giorni, ad una media dell’ordine di 1-2 decessi al giorno.