Negli USA continuano ad aumentare sia i contagi che i ricoveri quotidiani di minorenni. Le scuole sono inziate ad agosto (in date diverse da stato a stato) e i casi settimanali sono passati dai 71.000 di fine luglio ai 252.000 della settimana scorsa (grafico sottostante)

Le nuove ospedalizzazioni sono anch’esse in salita, da 0,07 di inizio luglio a 0,51 ogni 100.000 (grafico sottostante, a sinistra). Il confronto con le ospedalizzazioni delle altre fasce di età sembra suggerire che le fascie più anziane siano arrivate al picco delle ospedalizzazioni, mentre per i minorenni i dati sono ancora in crescita (la piccola discesa nel grafico di sinistra in alto è dovuta al mancato consolidamento del dato).

Guardando i massimi e i minimi delle due curve, si può stimare che l’intervallo di tempo tra contagio e ricovero è di circa nove giorni. Confrontando i contagi registrati tra il 5 e 19 agosto (302.000) e i ricoveri registrati tra i 14 e il 28 agosto (4500) si può stimare che circa l’1,5% dei contagiati minorenni viene ricoverato in ospedale.
Anche in Scozia, che ha eliminato quasi tutte le restrizioni il 9 agosto e ha riaperto le scuole il 16 agosto, il contagio continua a crescere in particolar modo tra i minori di 14 anni. Nel grafico sottostante si può vedere che i contagi sono aumentati di 10 volte rispetto al minimo del 5 agosto (la discesa subito a destra del punto nero sul grafico è dovuta al mancato consolidamento del dato).

Fonte Public Health Scotland
Anche in questo caso il contagio appare in grande espansione relativa tra i minori, come si può vedere dal grafico sottostante. Nella settimana 16-22 agosto la fascia 0-14 era la quarta in ordine di importanza, mentre nella settimana 30 agosto – 5 settembre è salita al secondo posto dietro alla fascia 15-19 anni.

Fonte Public Health Scotland
Per quanto riguarda la Scozia non ho a disposizione i dati dei ricoveri ospedalieri per i minori. Uno sguardo alle ospedalizzazioni scozzesi di tutte le fasce di età mostra una chiara salita dei ricoveri ordinari, che hanno superato il picco di luglio nonostante la percentuale dei vaccinati sia cresciuta.

In salita anche i nuovi ingressi in terapia intensiva (ICU=Intensive Care Unit) che sono vicini a raggiungere il picco del gennaio scorso.

A giudicare da questi dati, si direbbe che sia meglio esercitare molta prudenza in vista dell’imminente riapertura delle scuole in Italia.
Invece di vagheggiare la possibilità di togliere la mascherina nelle classi di tutti vaccinati, forse sarebbe meglio allertare la popolazione di un possibile/probabile aumento dei contagi giornalieri e prepararsi all’eventualità di un contagio più diffuso tra bambini e ragazzi, con tutto ciò che comporta in termini di salute dei più piccoli (e dei fragili, spesso senza mascherina), di contagi familiari e di quarantene.
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